Il patto

Burlock si presentò da Troomsin la mattina presto, accompagnato dai suoi due luogotenenti.
“Il Mago mi dice che hai un’offerta da farmi per il viaggio di ritorno”, disse senza alcun preambolo.

La trattativa fu breve.
Burlock sapeva che quella era l’unica possibilità seria di tornare a casa in tempo con la pelle intatta e Troomsin sapeva che approfittare troppo della situazione avrebbe significato inimicarsi i Nani che si diceva avessero la memoria lunga per i torti subiti.

La stima di Jona per quella razza crebbe di parecchi punti; non si era aspettato che riuscissero a superare la loro fobia per l’acqua così in fretta e si era disposto ad una lunga opera di convincimento.

Oltre ai carri i Nani versarono nelle casse di Troomsin un certo numero di monete d’oro, e ricevettero tutto lo stock di pesce conservato ancora invenduto. La nave con le ali sarebbe salpata al più presto per evitare le tempeste che presto si sarebbero abbattute sulla costa.