Il sole era appena calato all’orizzonte quando i balconi si aprirono e i cortigiani cominciarono a sciamare fuori. Per ultimo apparve il Califfo: un uomo piuttosto piccolo, non più giovane, ma non ancora anziano, paludato in vesti dalle larghe spalle imbottite che erano evidentemente fatti per farlo apparire più imponente.
Dalla quinta uscirono i quattro giocolieri reggendo ciascuno quattro clave. Il Geco accese una lampada al centro del palcoscenico e lo spettacolo ebbe inizio.
Le clave cominciarono a passare rapidamente di mano in mano formando un cerchio che, mano a mano che la luminosità del cielo diminuiva diventava sempre meno visibile. Duliana manovrò per trovarsi esattamente fra la lampada ed il Califfo che poté constatare come i suoi abiti neri fossero quasi trasparenti, in controluce. Dopo pochi istanti il ritmo variò e le clave presero a passare direttamente sopra la lampada incendiandosi all’istante; l’ultima passò più bassa delle altre e spense la lampada centrale.
Ora tutta l’illuminazione veniva dalle clave, trasformate in torce, che ardevano di una fiamma azzurrina.
Lo spettacolo proseguì intercalando esercizi di abilità e forza con canti e balli, con Sindehajad e suo cugino che dimostrarono una notevole abilità con i loro complicati strumenti a corde.
Dopo un breve intervallo ritornarono in pista ed ebbero la sorpresa di vedere che il Califfo aveva lasciato il balcone per riapparire, pochi istanti dopo su uno dei piccoli balconi che ornavano il muro di quinta. Le luci erano completamente sbagliate per quella prospettiva e, mentre le riposizionavano, Duliana ne approfittò per offrirgli una splendida visione in controluce del suo abito trasparente.
Il Geco si esibì in un esercizio di abilità su una piccola trave sospesa ad un paio di metri da terra e Serna in una danza che sicuramente nessuno aveva visto in quelle terre così lontane dalla sua Ligu.
Alla fine dello spettacolo, quando, al termine di una danza indiavolata ritmata dal roteare di una lunga lancia che costringeva i ballerini a salti e rotolamenti per evitarla, spense tutte le lampade con un solo colpo della lancia rotante, il Califfo si unì all’applauso dei suoi cortigiani.