L’alto Rin

Dormì tutto il giorno.
Preparò una parca cena con le provviste rimaste nell’albero-casa e si riaddormentò.

Prima dell’alba era finalmente in piedi e preparava le sue cose per il viaggio sul fiume, che si preannunciava lungo.
“Dormito bene?” gli chiese l’Amuleto.
“Come un sasso!”

“C’è sempre una prima volta nella vita!” Jona lo canzonò di rimando mentre usava il suo lungo remo per allontanare la zattera dalla riva e portarla verso il centro del fiume, dove la corrente era più veloce e correva liscia, senza vortici.

L’Amuleto non rispose e Jona cominciò a rimuginare su quelle parole che gli erano uscite, per scherzo, dalle labbra.
“Tu non sei vivo, vero?”
“Dipende da cosa intendi per “vivo”.”

“Mi stai prendendo in giro? Sicuramente ti comporti in maniera molto diversa da come agiva il “mio” Amuleto. Forse non sei “vivo”, ma sembri molto cosciente di te stesso”
“Perché, non sono il “tuo” Amuleto, ora?” lo canzonò l’Amuleto.
“Mi stai prendendo in giro. Ora ne sono sicuro. Dovresti essere ben più stupido di quel che sembri per non capire che tu, per me, sei sempre “l’Amuleto di Thano”.”

“E questo non significa nulla, per te?”

“Sai benissimo che ho mentito diverse volte in questo viaggio. Quindi sai perfettamente che posso mentire, se necessario. E comunque quella delle bugie era solo un esempio, e sai anche questo.”
“E allora che cosa volevi dire, di preciso?”
“Che non so se mi posso veramente fidare di te.”
“Beh, questo è un problema tuo. Io non ti posso aiutare.”
Jona sorrise: “Corretto. Qualunque cosa tu possa dire io non posso sapere se lo dici perché è vero o per ingannarmi. Sono io che devo decidere se crederti o no.”

Rimasero per un po’ in silenzio, poi Jona sbottò:

Jona sorrise di nuovo: “Beh, non è il paragone che avrei fatto io, ma calza abbastanza, anche se non ce lo vedo un Amuleto a fare le feste al padrone che rincasa. Sicuramente tu sei diverso. Qualunque cosa tu sia sei una “persona”. Per ora ti considererò un compagno di viaggio. Poi vedremo.”
L’Amuleto colse le implicazioni, perché rispose:
“Thano. Che vuole da me, veramente?”
“Non lo so. E, anche lo sapessi, è una di quelle cose che non potrei proprio dirti.”