Marjad era esattamente dove l’aveva lasciata: riversa sul sentiero che i loro piedi e quelli degli animali avevano reso liscio e duro quasi come pietra. Alla luce della lampada vide la ferita sulla fronte da cui era uscito il sangue che le si stava rapprendendo fra i capelli. Le avvicinò una mano alla gola e dovette farsi forza per appoggiarla sul collo, ma fu premiato da un flebile, ma distinto battito.
Alzo gli occhi al cielo in un muto ringraziamento a Thano che evidentemente aveva altro da fare e aveva tralasciato di portare con se Marjad.
“Stasera non muore nessuno”, aveva detto.