L’Amuleto era lì, sul fondo della pozza cristallina da cui nasceva il fiumicello e si accese di una profonda luce blu non appena Burlock toccò l’acqua.
L’acqua era gelida, pochi gradi sopra lo zero, ma il Nano non se ne accorse perché l’Amuleto provvedeva a riscaldare la sua pelle.
Poco più a valle i Nani genieri avevano cominciato a costruire la diga necessaria per frenare le acque e permettere alla maggior parte dei fanghi di depositarsi. Le speciali ninfee che Asclep aveva fornito avrebbero poi fatto il resto depurando i veleni e rendendoli inoffensivi.
Molti anni sarebbero dovuti passare prima che il grande fiume si ristabilisse completamente, ma il primo passo era stato fatto.
Burlock riemerse stringendo l’Amuleto che pulsava nelle sue mani.
I Nani avrebbero potuto guardare il mare con occhi nuovi, senza sentirlo un nemico.