Epilogo I
Durante uno di questi risvegli, mentre cercava di ricordare cosa stesse sognando, si ritrovò a chiedersi che avessero, davvero, in mente gli Dei, quali piani riservavano per lui e per Serna.
Pensieri oziosi, visto che è ben difficile che un mortale possa davvero capire gli scopi e gli intenti degli Immortali.
Una cosa sembrava certa: Serna era parte del loro piano almeno quanto lo era lui.
Avrebbe dovuto, al più presto, aggiornarla su tutto quel che aveva imparato finora.
Già, cosa aveva imparato?
La cosa più importante era certamente l’esistenza degli Antichi, con le loro straordinarie macchine.
Quello che non aveva capito era il perché della loro scomparsa. Dove erano andati? No, quella era la domanda sbagliata. Isto era stato molto chiaro: erano morti tutti. Estinti. Completamente.
Epilogo II
Ipno distolse la sua attenzione dalla piccola spelonca rocciosa.
Gli ultimi Antichi avevano veramente trovato la pace interiore, prima di raggiungere quella eterna, e di questo era loro sinceramente grato.
Le cose avrebbero potuto andare in modo ben differente.
Un brivido gli corse lungo la schiena.
Epilogo III
Dana sorrise compiaciuta mentre osservava l’evolvere degli avvenimenti.
Presto altre novità avrebbero investito il suo nero protetto.
Certo, sarebbe stato un po’ scomodo, almeno per un certo tempo, ma i risultati l’avrebbero ampiamente ricompensato di qualche disagio.
Mentre gli Hashashin montavano sui loro mehari e lasciavano Gadadh la Dea rivolse la sua attenzione altrove.
Era ora di lasciare che i piccoli interventi che aveva fatto, assieme a Ipno, dessero i frutti attesi.